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Trasferire sito WordPress: la guida completa

6 Giugno 2023 / Pubblicato in:  da Ivan Messina
2 Commenti

Traferire un sito WordPress può spaventare chi non ha mai fatto una migrazione. Il rischio, infatti, è quello di fare errori durante il trasferimento e trovarsi con il sito down.

Quando vogliamo migrare un sito WordPress possiamo seguire diverse strategie. Una delle più semplici è usare un plugin proprio come ti ho spiegato nella guida a Duplicator e ad All-in-One WP Migration.

In questa guida ci concentriamo invece su come trasferire un sito WordPress da un server all'altro in maniera manuale e senza commettere errori.

Vuoi evitare di doverti occupare della procedura? Allora verifica se il tuo hosting ti offre il trasferimento del sito. Passando a SupportHost avrai la migrazione gratuita del sito. È semplicissimo ottenerla: scegli il piano che vuoi acquistare, ad esempio l'hosting WordPress veloce e poi ci invii via ticket le informazioni necessarie, al resto penseranno i nostri tecnici.

Trasferire Sito WordPress La Guida Completa

È doveroso fare alcune premesse sui contenuti di questa guida, su cosa tratteremo e su quali altri risorse potrebbero esserti utili.

Questa guida è incentrata solo sul trasferimento del sito mantenendo lo stesso dominio, potrebbero quindi interessarti anche altre risorse per casi specifici:

Adesso vediamo qual è la procedura che serve per spostare correttamente un sito WordPress.

Come si trasferisce un sito WordPress?

Un sito WordPress è costituito dai file ospitati sul server e da un database MySQL. All'interno del database ci sono tutte le informazioni utili al sito come le impostazioni e il contenuto di articoli e pagine.

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Avere chiaro come funziona ci serve a capire cosa dobbiamo fare per trasferire un sito WordPress da un server all'altro. In pratica l'operazione si riduce a tre passaggi:

  1. Spostamento dei file;
  2. Spostamento del database;
  3. Riconfigurazione di WordPress per funzionare col nuovo database.

Una volta eseguite queste operazioni possiamo procedere a modificare i nameservers dopo aver verificato che il sito web sia funzionante modificando il file hosts locale.

Vediamo quindi come eseguire il trasferimento manuale di WordPress e cosa si intende per trasferimento manuale. Una volta capito come fare vedremo che ci sono vari sistemi, a seconda del caso conviene usare uno piuttosto che l'altro.

Trasferire sito WordPress manualmente

Cosa significa dover fare un trasferimento manuale?

Il nostro staff si riferisce ad un trasferimento manuale in quei casi in cui dobbiamo manualmente spostare i file ed il database da un altro provider verso SupportHost.

Nel caso in cui il trasferimento è da cPanel a cPanel e sul server precedente è attiva la funzione di backup del pannello di controllo, possiamo fare una migrazione diretta. In questo caso si può infatti copiare l'intero account dal server di origine a quello di destinazione in maniera automatica.

Trasferimento manuale dei file

Il primo passo per un trasferimento manuale del sito verso un altro server è lo spostamento dei file.

Per trasferire i file possiamo usare diversi metodi:

  • un file manager accessibile direttamente dal pannello di controllo hosting, per esempio da cPanel;
  • un client FTP come FileZilla;
  • un client LFTP.

Andiamo subito a vedere come fare con queste diverse soluzioni.

File manager

Molti hosting provider offrono un file manager che permette di gestire i file sull'account tramite una semplice interfaccia grafica direttamente dal browser.

In quasi tutti i file manager è possibile creare file zip per comprimere cartelle e file. Qui sotto ti mostro un esempio con il file manager di cPanel.

File Manager Comprimi
Crea un file zip con file manager

Una volta creato l'archivio puoi scaricarlo tramite il file manager, caricarlo sul nuovo account tramite il file manager del nuovo provider e scompattarlo.

Trasferire Sito WordPress Estrai Zip
Decomprimi un file zip con il file manager

Se hai accesso SSH al tuo account, puoi scaricare il file compresso direttamente sul server usando "wget" quindi senza la necessità di scaricare prima i file sul tuo computer per poi doverli caricare dal tuo computer sul nuovo server.

FTP

Puoi scaricare i file tramite FTP sul tuo computer, quindi caricarli sempre tramite FTP sul nuovo server. Per fare questo puoi usare un software come Cyberduck o Filezilla che tramite una semplice interfaccia grafica ti permette di eseguire queste operazioni.

Trasferire Sito WordPress Filezilla

Il problema di questo sistema, e dell'utilizzo del file manager, è che devi scaricare tutti i file sul tuo computer prima di poterli ricaricare sul nuovo server.

Vediamo come saltare questo passaggio.

LFTP con SSH

Se il tuo provider offre accesso SSH, noi lo offriamo incluso nel prezzo con tutti i piani tra cui hosting semidedicato, hosting Magento e hosting PrestaShop, e con SSH offre LFTP allora puoi velocizzare l'operazione.

Nota: per questo metodo non hai bisogno dei permessi root, puoi eseguirlo anche come normale utente cPanel. Di seguito ti mostro la procedura specifica da seguire con e senza i permessi di root.

Questo sistema funziona in questo modo: esegui la connessione al server su cui vuoi spostare i file, il server di destinazione, e da questo ti colleghi al server sorgente, quello su cui è ospitato il tuo sito attualmente, via LFTP.

Il vantaggio di questo metodo è che si tratta di una procedura veloce: possiamo trasferire i file dal server di origine in maniera diretta. In questo modo evitiamo di dover scaricare i file in locale (sul nostro computer) per poi doverli caricare sul server di destinazione.

Questo è il sistema che usiamo quando trasferiamo i siti di chi passa da Aruba a SupportHost, visto che Aruba non utilizza cPanel.

Se non hai i permessi di root

Se hai soltanto i permessi di cPanel dovrai spostarti all'interno della cartella public_html del tuo account quindi lanciare il comando:

lftp -c 'open -e "set ftp:list-options -a; set ftp:ssl-allow no; set xfer:log 1; mirror cartella_sorgente . -c -P10 --log=./transfer.log" -u utente_ftp,password indirizzo_ip'

Se hai i permessi di root

Se invece sei su una macchina dedicata ed hai i permessi di root devi spostarti all'interno della cartella public_html dell'account che vuoi migrare e lanciare questo comando:

sudo -u user_cpanel_supporthost lftp -c 'open -e "set ftp:list-options -a; set ftp:ssl-allow no; set xfer:log 1; mirror cartella_sorgente . -c -P10 --log=./transfer.log" -u utente_ftp,password indirizzo_ip'

Come vedi in entrambi gli esempio abbiamo bisogno dell'accesso FTP per poter scaricare tutti i file. Creiamo un file di log nel caso qualcosa andasse storto ed impostiamo il numero di trasferimenti simultanei a 10 per fare prima.

Nel nostro caso specifico preferiamo usare il comando "screen" in modo che nel caso chiudessimo accidentalmente la shell il server continui il trasferimento fino a che questo non viene completato.

Trasferimento manuale del database MySQL

A questo punto abbiamo trasferito i file sul nuovo server, oppure sono in corso di trasferimento. Questo dipende dalla dimensione totale dei file da trasferire e dal loro numero.

Adesso dobbiamo spostare il database dal vecchio al nuovo server.

WordPress, come quasi tutti i CMS, memorizza i dati all'interno di un database MySQL. Ad esempio il contenuto degli articoli viene inserito nel database in una tabella specifica, "wp_posts".

Tabella Wp Post Del Database Di WordPress
Un esempio del contenuto della tabella wp_post del database di un sito WordPress.

I database MySQL possono essere esportati e importati creando un file in formato .sql. In molti casi il file può essere compresso soprattutto quando il database ha dimensioni elevate. La compressione ci permette di ridurre le dimensioni del file e velocizzare il processo di trasferimento da un server all'altro.

Un file sql è un file di testo al cui interno ci sono delle direttive (queries), questo file può essere usato per creare lo stesso database sul nuovo server.

Per poterci interfacciare con il database e poter anche importare ed esportare i dati abbiamo bisogno di uno strumento apposito per la gestione dei database. I più utilizzati sono phpMyAdmin e Adminer, vediamo come funzionano.

phpMyAdmin

phpMyAdmin è senza dubbio lo strumento più usato per la gestione del database MySQL. Questo ci permette di eseguire operazioni base, ma anche quelle più avanzate. In pratica ci permette di gestire completamente il database. Per evitare problemi dobbiamo stare attenti a non eseguire modifiche errate.

In questo caso ci basta utilizzare lo strumento per l'esportazione.

Se vogliamo trasferire il nostro sito web da un server all'altro dobbiamo esportare il database in formato SQL compresso, assicurandoci di esportare sia la struttura che i dati.

Adminer

Adminer è un ottimo strumento per la gestione del database ed ha il vantaggio di essere un solo file php ed uno strumento molto leggero.

Questo è inoltre lo strumento di default che viene usato da local by flywheel e quindi potresti aver bisogno di usarlo.

Il fatto che adminer si compone di un solo file lo rende molto utile in quei casi in cui ci sia un problema nel server sorgente. Alcuni provider per cercare di bloccare i trasferimenti uscenti bloccano la funzione esporta di phpMyAdmin eliminando un file, in questo modo diventa impossibile esportare il database perché si riceve un errore.

In alcuni casi ci siamo trovati in questa situazione, ed abbiamo caricato Adminer sul server tramite FTP, un'operazione velocissima visto che si tratta di un solo file. Abbiamo poi usato Adminer per esportare il database in formato sql per la migrazione.

Importare il database

Dopo l'esportazione, siamo pronti a importare il database. Questa operazione prevede due fasi:

Se stai trasferendo il sito da un provider diverso verso SupportHost, potrai importare il database usando phpMyAdmin: troverai questo strumento con tutte le nostre soluzioni di hosting.

Trasferire Sito WordPress Importa Database
Importa un database con phpMyAdmin

Se hai seguito tutti i passaggi fin qui, allora avrai trasferito tutti i file del sito e il database. Il nostro trasferimento però non è ancora completato.

Abbiamo, infatti, bisogno di cambiare la configurazione di WordPress affinché il sito funzioni correttamente.

Ri-configurazione di WordPress

Cosa vuol dire riconfigurare WordPress?

Come ho detto all'inizio WordPress altro non è che un insieme di file che ha bisogno di un database per funzionare.

WordPress, come qualsiasi altro script, deve avere le informazioni necessarie ad accedere al database, vale a dire un nome utente e una password. Prima ancora, però, deve anche conoscere le informazioni di base del database: l'hostname (l'indirizzo in cui si trova il database) e il nome del database.

Alcuni provider hanno dei server separati per i database MySQL (come ad esempio Aruba) e quindi nel campo hostname dovrai inserire l'indirizzo IP. Nel nostro caso dovrai usare "localhost", significa che il database è ospitato sullo stesso server che ospita i file del tuo sito web.

Dobbiamo quindi modificare il file di configurazione di WordPress per fornire i dati di accesso al nuovo database. Molto probabilmente infatti se visitassi adesso il tuo sito internet appena migrato vedresti un errore di connessione al database.

Per risolvere bisogna modificare il file wp-config.php e andare a inserire le informazioni che abbiamo detto prima:

  • nome database
  • username (nome dell'utente associato al database)
  • password
  • hostname.

Puoi procedere in diversi modi, ad esempio:

  • scarichi il file e lo modifichi con un editor di testo (per esempio blocco note);
  • usi direttamente il file manager di cPanel.

Ti basterà trovare nel file la sezione che riporto qui sotto e modificarla andando a inserire le informazioni corrette:

/** The name of the database for WordPress */
define( 'DB_NAME', 'nome_database' );

/** MySQL database username */
define( 'DB_USER', 'username' );

/** MySQL database password */
define( 'DB_PASSWORD', 'password');

/** MySQL hostname */
define( 'DB_HOST', 'localhost' );

A questo punto salviamo e abbiamo completato la migrazione.

Ci restano ancora due cose da fare:

  • verificare che non ci siano errori;
  • cambiare il puntamento del dominio.

Prima di vedere come fare, voglio aprire una parentesi su come rendere più automatizzata la procedura di trasferimento.

Migrazione sito WordPress in automatico

In realtà il processo che vado a spiegarti non è automatico, ma all'interno del nostro team lo chiamiamo così, dal momento che chiamiamo il processo appena descritto "trasferimento manuale".

La migrazione a cui faccio riferimento è quella da cPanel a cPanel. Ovvero se il tuo vecchio provider ha cPanel è possibile copiare l'account in pochi semplici passi.

Ci sono due metodi possibili:

  • hai i permessi di root su entrambi i server;
  • non hai i permessi di root al server sorgente.

Vediamo come si procede.

Permessi di root su entrambi i server

Se hai i permessi di root su entrambi i server l'operazione è piuttosto facile. Accedi a WHM del server di destinazione e clicca sullo strumento "transfer tool".

Trasferire Sito WordPress Transfer Tool

Lo strumento ti richiederà i dati di accesso root per collegarsi al server sorgente.

I dati da inserire sono:

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  • IP
  • Porta SSH
  • Password di root (a meno che non hai configurato una chiave pubblica per l'accesso)
Trasferire Sito WordPress Transfer Tool Access

A questo punto vedrai una lista di account e potrai selezionare quelli da migrare, che verranno copiati tali e quali dal vecchio al nuovo server.

Questo metodo ci permette di copiare l'account integralmente.

Se non hai la password di root

Su SupportHost quando ci occupiamo del trasferimento di un sito da un provider che usa cPanel, tra cui SiteGround, usiamo proprio questo metodo.

Nella maggior parte dei casi ti ritroverai a migrare account senza avere accesso root al server sorgente. In questi casi avrai soltanto i dati di accesso al cPanel e non potrai seguire il metodo che abbiamo appena visto.

Ma non c'è da disperarsi, possiamo ancora eseguire la migrazione in modo automatico. Questa volta utilizzeremo la funzione "Transfer or Restore a cPanel Account".

Trasferire Sito WordPress Cpanel

Andiamo quindi a selezionare "Transfer from Remote cPanel Account" ed inseriamo i dati di accesso dell'account cPanel del server sorgente: IP, username e password.

Trasferire Sito WordPress Trasferisci Account Remoto

Questo sistema non sempre va a buon fine, ma ci possono essere dei problemi.

In certi casi per poter procedere bisogna cambiare le impostazioni del server di destinazione e andare a inserire l'indirizzo IP del server di origine nell'elenco degli IP consentiti. Altrimenti si riceve un errore che comunica che non è possibile portare a termine il trasferimento.

In alcuni casi la funzione di backup tramite API (proprio quella che stiamo cercando di usare) viene bloccata dal provider allo scopo di rendere la vita difficile ai clienti che vogliono andarsene. Una pratica che riteniamo scorretta e che non adottiamo su SupportHost.

In questo caso sarà necessario accedere al cPanel del server sorgente, quindi tramite la funzione backup di cPanel creare un backup. Durante la creazione di questo backup possiamo decidere di inviare il backup su un altro server tramite FTP, inviandolo quindi sul nostro account cPanel.

Inviare il backup via FTP ci permette di velocizzare l'operazione. In alternativa possiamo anche scegliere di creare il backup nella cartella "home" del server sorgente e poi scaricarlo sul server di destinazione usando wget.

Una volta che abbiamo il file di backup sul server di destinazione possiamo eseguire un ripristino.

Tieni conto che per fare il ripristino devi avere accesso root e, inoltre, il file di backup deve essere nella directory (/home) del server.

Per eseguire il ripristino devi usare lo stesso tool che ho indicato prima: "Transfer from Remote cPanel Account". In questo caso, però, dovrai selezionare la prima opzione: "Restore from a local cpmove file".

Modificare il puntamento del dominio

Seguendo tutti i passaggi fin qui dovremmo avere il sito funzionante sui due server, quello di origine e quello di destinazione.

Adesso dobbiamo verificare che il sito funzioni sul server di destinazione. Dopo questo controllo potremo poi cambiare il puntamento del dominio.

Visitando il sito, vogliamo vedere quello ospitato sul nuovo server e non quello sul vecchio, in questo modo possiamo assicurarci che tutto funzioni. Ma come fare a farlo senza cambiare il puntamento? Possiamo far sì che solo il nostro computer visiti il sito ospitato sul nuovo server: ci basta usare il file hosts.

Modificando il file hosts del nostro computer possiamo indicare l'indirizzo IP del nuovo server e visitando il sito, saremo sicuri che questo venga caricato dal server di destinazione e non dal vecchio server.

File Hosts Windows

Così facendo potremo assicurarci che il sito funzioni senza problemi. Possiamo controllare ad esempio l'home page e un'altra pagina interna. Dopo esserci assicurati che funzioni, avremo completato la migrazione del sito WordPress con successo.

A questo punto abbiamo quindi lo stesso sito, funzionante su entrambi i server e possiamo procedere alla modifica del puntamento del dominio.

Agendo in questo modo non avremo alcun downtime. Adesso il dominio punta al server sorgente, dove il sito è funzionante. Appena cambiamo il puntamento del dominio questo inizierà a puntare al nuovo server, dove lo stesso identico sito è già stato trasferito ed è funzionante e non avremo quindi nessun disservizio.

Se hai ordinato il trasferimento del dominio non sempre potrai modificare il puntamento, alcuni provider non permettono la modifica del puntamento del dominio se un dominio è in fase di trasferimento.

In questo caso è possibile modificare a mano le zone DNS da cPanel modificando, sul server sorgente, il vecchio IP e cambiandolo con il nuovo. In questo modo in pochi minuti il sito punterà al nuovo server.

Trasferimento di un sito ecommerce

Se hai un sito ecommerce, ad esempio usi WooCommerce, al trasferimento si aggiunge un livello di complessità: dobbiamo impedire ai clienti di effettuare gli ordini durante la procedura di trasferimento altrimenti perderemo gli ordini.

Come hai visto quando trasferiamo il sito facciamo un backup dei file e del database.

Se però un cliente effettua un ordine dopo che abbiamo esportato il backup, ma prima che il trasferimento sia completato, cosa succede? L'ordine verrà memorizzato nel database del server di origine ma non sarà su quello di destinazione proprio perché abbiamo eseguito il backup prima e l'ordine è stato creato dopo.

Dobbiamo quindi evitare che vengano creati nuovi ordini successivi al nostro backup.

Prima di cominciare a trasferire il sito, quindi, è raccomandabile attivare la modalità di manutenzione del sito. Così facendo il sito non potrà essere visitato dagli utenti. Dopo aver messo il sito in manutenzione possiamo iniziare a trasferirlo.

A trasferimento ultimato, possiamo verificare se il sito funziona correttamente. Per farlo seguiamo lo stesso passaggio di prima e modifichiamo il file hosts. Dopodiché possiamo disattivare la modalità di manutenzione solo sul sito spostato sul nuovo server.

In questo modo dopo che modifichiamo il puntamento del dominio gli utenti inizieranno a vedere il sito sul nuovo server, non più in manutenzione. Mentre quegli utenti che a causa dei tempi di propagazione DNS continueranno a vedere il vecchio sito lo vedranno in manutenzione, senza quindi la possibilità di ordinare, creando un ordine che andrebbe perduto durante la migrazione.

Ovviamente data la delicatezza della migrazione di un sito eCommerce è consigliabile eseguirla in un momento in cui il traffico è minimo, come ad esempio in orari notturni o nel weekend.

Errori durante la migrazione del sito

Se qualcosa può andar male, lo farà.

Legge di Murphy

È possibile riscontrare alcuni errori durante la migrazione o quando andiamo a controllare il corretto funzionamento del sito web.

Andiamo a vedere i principali per capire come risolverli.

L'importazione del database dà errore

Uno dei problemi di importazione può essere dovuto alle dimensioni del database.

Il primo controllo da eseguire in questi casi consiste nel capire quale tabella ha dimensioni troppo grandi.

Ad esempio un sito di un cliente aveva poche pagine, ma un database di circa 100MB. Da un controllo abbiamo notato che la stragrande maggioranza dello spazio era usata dai commenti spam, mai approvati con email russe.

Abbiamo risolto lanciando una query per eliminare questi commenti.

DELETE FROM wp_comments WHERE comment_author_email LIKE '%.ru' and comment_approved != '1'

Questa query ci ha permesso di eliminare i commenti spam, in questo caso erano commenti non approvati che erano associati a email russe.

A questo punto abbiamo cancellato anche i meta per i commenti appena eliminati.

DELETE FROM wp_commentmeta WHERE NOT IN (SELECT comment_ID FROM wp_comments)

In pratica abbiamo eliminato tutti i campi nella tabella wp_commentmeta per cui era già stato eliminato il commento con la query precedente.

Se invece si tratta di un database di grandi dimensioni puoi esportare le tabelle a piccoli gruppi in modo da ridurne le dimensioni, oppure usare un software come Sequel Pro per importare il database.

Errore di connessione al database

Se visualizzi un errore di connessione al database, puoi risolvere in maniera molto semplice.

Apri il file wp-config.php e controlla che i dati del database siano corretti.

Questo tipo di errore si verifica quando ci sono informazioni errate nel file di configurazione e non è possibile collegarsi al database. Controllando e correggendo i dati potrai risolvere. Le informazioni sono quelle che abbiamo visto prima:

  • nome database
  • utente
  • password
  • hostname.

Errore 404 di WordPress

Un altro errore comune che si presenta dopo il trasferimento del sito è quello in cui l'home page del sito è funzionante, mentre altre pagine presentato un errore 404 non trovato.

Ecco come si risolve.

Soluzione 1: non hai trasferito il file .htaccess.

WordPress ha bisogno che il file .htaccess sia configurato correttamente. Detto in parole povere questo file indica al server come devono essere visti gli url del sito. Se questo file manca o contiene una configurazione errata non sarai in grado di vedere le sottopagine.

In Linux i file che iniziano col punto (.), come in questo caso .htaccess, sono file nascosti. È possibile quindi che durante la migrazione non hai trasferito quel file. In questo caso controlla se il file è presente sul server di destinazione. In caso negativo non devi far altro che spostarlo dal server sorgente al server di destinazione.

Soluzione 2: bisogna rigenerare i permalink.

Se il file .htaccess è presente sul server di destinazione allora devi accedere come amministratore, andare su:

Impostazioni -> permalink
Impostazioni Permalink

Da qui ci basta salvare le impostazioni, senza modificare nulla.

Rigenerare Permalink Dopo Migrazione Sito

Quando salviamo le impostazioni dei permalink con WordPress, il file .htaccess viene riscritto e questo fa sì che i link delle pagine interne funzionino correttamente.

Errore 500 di WordPress

In alcuni casi è possibile che WordPress ti mostri un errore 500 sul nuovo server, mentre resta perfettamente funzionante sul vecchio.

In questo caso il problema può essere dovuto ad un'impostazione sul nuovo server, una direttiva errata in .htaccess oppure qualche file php mancante che si è "perso per strada" durante la migrazione.

Il modo più semplice in questo caso è di controllare il file error_log, un file di errore che viene salvato nella root di WordPress e in base all'errore mostrato capire il motivo dell'errore in modo da risolvere.

Si scarica un file invece di vedere il sito

In alcuni casi dopo la migrazione visitando il sito sul nuovo server vediamo una schermata bianca e viene scaricato un file.

L'errore è dovuto al fatto che i provider di hosting (tra cui anche SupportHost), impostano una versione PHP specifica tramite una regola nel file .htaccess, in questo modo possono utilizzare una versione diversa da quella predefinita del server.

In queste situazioni può succedere che il codice usato per cambiare la versione PHP sia diverso e che quindi non sia compatibile sul nuovo server. Quando si verifica questo problema, visitando il sito vedrai solo uno schermo bianco e il browser scaricherà un file.

Per risolvere non devi far altro che modificare il file .htaccess ed eliminare la parte di codice che genera problemi. Si tratta di un codice di questo tipo:

AddHandler application/x-httpd-php70 .php .php5 .php4 .php3

Conclusioni

In questa guida ho incluso tutto quello che devi sapere se vuoi trasferire un sito WordPress da un server all'altro.

Non abbiamo solo visto i diversi metodi per trasferire i contenuti e il database, ma ti ho anche mostrato come velocizzare il trasferimento in modo da renderlo più automatico.

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Alla fine del trasferimento è sempre importante fare delle verifiche prima di cambiare il puntamento, in modo da assicurarsi che il sito funzioni correttamente. Ci siamo soffermati, infatti, sugli errori più comuni che possono verificarsi dopo la migrazione e abbiamo visto esattamente come fare a risolverli.

Quale sistema hai usato per trasferire il tuo sito? Hai avuto qualche problema? Facci sapere con un commento.

Ultimo aggiornamento con aggiunta di maggiori dettagli sul trasferimento del sito, il 6 giugno 2023.

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Ivan Messina

Fondatore di SupportHost. Con oltre 10 anni di esperienza nel web hosting, lavora ogni giorno per migliorare il servizio e riservare attenzione a ogni singolo cliente.

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2 comments on “Trasferire sito WordPress: la guida completa”

  1. Dovendo Trasferire un sito da www. miosito.it a www. tuosito.it gestiti da due server diversi, come mi devo comportare per i plugin a pagamento (elemento pro, ed altri) che sono stati acquistati per miosito e devono essere trasferiti a tuosito?

    1. Ciao Alberto, per i plugin devi consultare i termini di licenza di ogni plugin. Per esempio con Elementor Pro devi trasferire la licenza da "miosito.it" a "tuosito.it", dovrai prima disattivare la licenza sul vecchio sito e riattivarla sul nuovo come spiegato nelle loro faq.

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